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domenica 13 dicembre 2009
bR1
bR1 è un ragazzo di 23 anni. Vive e studia giurisprudenza a Torino. Qualche anno fa è rimasto affascinato dalla street art, un movimento artistico che consiste sostanzialmente nel rendere le strade una galleria d’arte a cielo aperto. La caratteristica maggiore è che un muro di una strada è accessibile a tutti per sua natura, non è uno spazio chiuso come la galleria, aperta a pochi eletti.
Quindi tutti possono esprimersi e lanciare idee e messaggi.
Ovviamente il confine tra lecito e illecito è assai labile: “personalmente cerco di attaccare poster in luoghi fatiscenti, di modo che il mio disegno possa avere una funzione di riqualificazione urbana e di abbellimento, oltre che artistica”. Uno degli effetti più sorprendenti del fenomeno street art lo si può notare quando su una parete viene attaccato un disegno (o meglio, uno stick), poi ne spunta un secondo a cui ne segue un altro e in poco tempo la parete viene tappezzata. Ciò è indicativo del fatto che il movimento è attivo e in continua espansione. Inoltre i messaggi che vengono comunicati osservando la parete tappezzata hanno un forte potere comunicativo.
Comunicare qualcosa all’osservatore è proprio il principale obbiettivo di bR1: non solo sensazioni, che sono istantanee, ma qualcosa che rimanga in testa e che aiuti a riflettere o a capire meglio la società che ci circonda, e di cui siamo componenti. troppo spesso succubi.
I suoi lavori sono ad alto contenuto sociale e solitamente richiamano analisi sociologiche che bR1 conduce nella vita di tutti i giorni, principalmente leggendo libri, riviste o navigando in internet. Scrittori come Zygmunt Bauman o Naomi Klein sono una continua fonte di ispirazione per i suoi lavori.
La street art può quindi essere usata come canale di informazione. E rientra tra i suoi obbiettivi far prendere coscienza alle persone delle verità (poche volte lecite) che si nascondono dietro le multinazionali, del consumismo sfrenato o dell’alienazione sociale, effetti diretti del fenomeno.
L’ultimo progetto creato da bR1 ruota intorno alla figura della donna musulmana. Il suo obbiettivo è farne conoscere i costumi, condizioni di vita e rivalutare la sua componente estetica. E’ affascinato dalle donne con il velo, in quanto hanno una bellezza unica e nascosta. Il velo deve anche essere visto come un simbolo d’identità e di caratterizzazione, spesso da contrapporre all’omologazione dei costumi e dell’abbigliamento. Lo stesso indumento, prodotto da poche imprese, che viene propinato all’intero universo. Purtroppo spesso traspare dai loro volti una tristezza e una insoddisfazione latente. Quindi analizzando il fenomeno bR1 vuole capirne le cause a rappresentarle con disegni.
Una sorta di sociologo che si esprime disegnando.
Mentre all’esterno il suo corredo artistico è rappresentato da pennelli, scope (che è un pennello extra large) e secchi pieni di colla vinilica, in casa disegna, ama il bianco-nero e lo studio delle linee. Sua passione è creare collage utilizzando ritagli da riviste di uso comune.
Per capire il fenomeno della street art può essere utile una visita a siti internet di prim’ordine come woostercollective.com o ekosystem.org. Visitando anche i siti proposti nei link l’osservatore potrà avere accesso all’intero panorama artistico internazionale